Le grandi proprietà


Il re del Belgio Leopoldo II cominciò ad acquistare terreni nel Cap a partire dal 1889 per divenire proprietario, pochi anni dopo, di oltre 50 ettari di terreno sul versante occidentale della penisola.



Le grandi proprietà

Le prime ville vennero edificate sul lungomare che collega la penisola al vicino comune di Beaulieu-sur-Mer (attuale Promenade Maurice Rouvier). Una delle più antiche è la villa "Lo Scoglietto" (oggi "Fleur du Cap") che tra i suoi ospiti può annoverare Charlie Chaplin e David Niven, che ne divenne il proprietario.

Il re del Belgio Leopoldo II cominciò ad acquistare terreni a Cap a partire dal 1889 per divenire proprietario, pochi anni dopo, di oltre 50 ettari di terreno sul versante occidentale della penisola. In primo luogo acquistò una piccola villa nelle vicinanze del quartiere di Passable (attuale villa "Iberia"), dotata di un porto privato. Il suo acquisto più bello, però, è senza dubbio la villa "Les Cèdres", successivamente ampliata su sua iniziativa. Qui ha accolto ospiti di altissimo livello quali il granduca Pietro di Russia, Lord Salisbury o il principe Carlo, erede della corona di Svezia e Norvegia. Su questa proprietà fece costruire una villa (l'attuale villa "Radiana") destinata ad accogliere la sua amante, la baronessa di Vaughan. A lui si deve anche la costruzione di altre tre ville: "Boma", "Matadi" e "Banana", dal nome di tre villaggi situati lungo il fiume Congo.

Nel 1898 un industriale lionese, Emile Crozet-Fourneyron, fece costruire sul sito di alcuni antichi mulini da grano una villa dalla forma circolare: "La Vigie". Questa magnifica dimora, che sovrasta il villaggio, gode di una vista che spazia dal capo di Antibes alle coste italiane.
Accanto a "La Vigie", la villa "Maryland" è altrettanto spettacolare con il suo magnifico patio sovrastato da una terrazza sostenuta da colonne di marmo rosso. Fu costruita nel 1904 su richiesta del britannico Arthur Wilson. amico personale di Edoardo VII. La villa accoglieva tutta la colonia inglese della Costa Azzurra per sontuosi ricevimenti.

L'artista pittore americano Ralph Curtis fece costruire una grande dimora all'italiana con i tetti in tegole verniciate di verde, che battezzò con il nome di sua figlia: "Sylvia". Negli anni Cinquanta la villa fu acquistata da Sua Eccellenza il Pasha Ilhamy Hussein, che la ribattezzò "Baia dei Fiori".

Lo "Château Saint-Jean", splendida dimora in stile neogotico veneziano abbellita da un parco di un ettaro e da un porto privato con tanto di rimessa per le imbarcazioni, fu costruita su ordine di Carlo Wedekind, banchiere italo-tedesco. Inizialmente denominata “Château Wedekind”, la villa fu riacquistata qualche anno dopo dalla principessa ungherese Wilma Iwoff de Parlagny che la ribattezzò “Château Saint-Jean”. All'interno del bagno, una sorta di piscina profonda 1,60 m e larga 3 m fungeva da vasca: una vera curiosità per l'epoca.
Poco oltre, sulla punta di Saint-Hospice, la contessa di Beauchamp fece costruire una vasta dimora che battezzò "La Fiorentina", nel cuore di un parco di 22 ettari. In seguito rivendette la proprietà a Sir Edmund Davis, magnate delle miniere di diamanti in Sudafrica, a cui si deve una buona parte del sentiero turistico che costeggia la piccola penisola. I proprietari successivi modificarono l'aspetto della villa e, anche se il suo parco è ormai ridotto a una superficie di 3 ettari, resta comunque una delle più belle proprietà della Costa Azzurra.

La villa "Les Bruyères" fu acquistata dopo la Prima Guerra Mondiale dal duca di Connaught, figlio della regina Vittoria, che la conservò fino al 1942. Lo scrittore britannico Somerset Maugham acquistò tra le due guerre mondiali la villa "La Mauresque", dove risiederà per molti anni prima di morirvi nel 1965. Nel parco di 4 ettari piantò numerose specie di alberi da frutta, tra cui i primi alberi di avocado in Europa. Tra le due guerre, al vertice della sua gloria, ricevette molti ospiti prestigiosi come il duca e la duchessa di Windsor, Winston Churchill, Harpo Marx, Lord Beaverbrook e l'Aga Khan.